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PREVENZIONE TIROIDEA 

La tiroide è una ghiandola endocrina dalla forma di una farfalla che produce gli ormoni tiroidei rilasciati nel circolo sanguigno.

Questi ormoni regolano il battito cardiaco, la temperatura corporea e soprattutto il metabolismo, ovvero la modalità con cui l’organismo utilizza e consuma le sostanze nutritive.

Nei bambini intervengono anche nello sviluppo fisico e psichico e la loro carenza determina gravi deficit.

La tiroide produce gli ormoni solo se stimolata a sua volta da un altro ormone: il TSH che viene prodotto e rilasciato dall’ipofisi, una ghiandola posta nelle parti più profonde del cervello.

La tiroide spesso però può funzionare più del normale – ipertiroidismo – o meno del normale – ipotiroidismo – ed in entrambi i casi si possono presentare importanti disturbi.

Un’altra patologia tiroidea molto conosciuta e diffusa è il gozzo: un aumento di volume della tiroide in presenza di uno o più noduli. 

Fortunatamente però meno del 10 per cento dei noduli tiroidei risultano maligni e in tal caso si parla proprio di cancro tiroideo.

Si stima che in Italia il carcinoma della tiroide rappresenti circa il 4% di tutti i nuovi casi di neoplasie maligne; è la 5° più frequente nel sesso femminile ma, nella fascia di età compresa fra 0 e 49 anni, è la 2° più frequente nelle donne e la 3° negli uomini.

L’incidenza in entrambi i sessi è nettamente aumentata passando nelle donne da 16/100,000 abitanti (periodo di riferimento 1998-2002) a 28/100,000 abitanti (periodo 2008-2012). Negli stessi periodi di riferimento per gli uomini l’incidenza è raddoppiata passando dal 5/100,000 abitanti al 10/100,000 abitanti. 

Al fine di prevenire ed individuare eventuali noduli è necessario valutare eventuali sintomi ed effettuare una serie di esami per misurare gli ormoni tiroidei nel sangue (FT3 ed FT4) e il TSH,  per accertare il funzionamento della tiroide.

L’eventuale modifica dei livelli ormonali (FT3, FT4 e TSH) è indicativa di una patologia di alterata funzione tiroidea (ipertiroidismo = quando la tiroide funziona troppo; ipotiroidismo = quando la tiroide funzione poco). Alla base dell’alterazione dei livelli ormonali frequentemente ci può essere una patologia autoimmunitaria (esempio la Tiroidite cronica autoimmune, variante di Hashimoto, quando è presente il gozzo, o variante atrofica, quando la tiroide è piccola;  o il Morbo di Basedow) o infettiva (esempio una tiroidite sub-acuta). Per la diagnosi di ciascuna di queste patologie è necessario eseguire esami di secondo livello come lo studio dell’autoimmunità tiroidea. 

In presenza di uno o più noduli tiroidei invece, la funzione tiroidea nella maggioranza dei casi è normale ma in tal caso è necessario completare la valutazione con il dosaggio di marcatori specifici. 

Ad oggi l’esame più semplice e specifico per studiare la tiroide è l’ecografia, che permette di identificare la presenza di noduli, anche molto piccoli e le loro caratteristiche.

Per la cura del tumore della tiroide la chirurgia è il trattamento di prima scelta: generalmente si preferisce infatti asportare tutta la ghiandola ma ogni caso è necessario valutarlo singolarmente. A seguito della rimozione è necessario però assumere oralmente ormoni tiroidei dato che la ghiandola non può più produrne.

Fai affidamento ad uno specialista per scoprire lo stato di salute della tua tiroide. Il controllo periodico è fondamentale per prevenire eventuali patologie. 

Presso il nostro Centro Medico è presente la Dottoressa Carlotta Giani che si occupa della prevenzione e del trattamento di eventuali patologie e offriamo diversi servizi per una valutazione a 360° dello stato di salute della tiroide con visita, analisi del sangue ed ecografia.

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